Cinidisicilia.it chiuso, ma basta riportare una notizia per una denuncia?
Ieri, il mio amico CinOp, webmaster del blog Cinidisicilia.it si è visto recapitare a casa una denuncia per diffamazione per aver pubblicato una notizia poi risultata infondata. Vana è stata l’accortezza di riportare la fonte della notizia!
Capiamoci, stiamo parlando di un blog amatoriale come il mio ed il vostro. Un blog nato per passione (per la propria terra) e soprattutto per diletto. Insomma un blog incentrato sul confronto e la discussione e non certo sulla denuncia (che lasciamo alle testate giornalistiche).
Mi viene in mente un analogia con un recente fatto pubblicato su molti blog: quello della sexy hostess che si è spogliata in cabina. La notizia è poi risultata una bufala e quindi l’AOM (Air Outre Mer) potrebbe denunciare tutti per “immagine lesa”.
E’ ovvia, per le testate giornalistiche, l’importanza nel verificare le notizie (anche se non accade sempre), ma quando si parla di un blog amatoriare che riporta chiaramente che la notizia proviene da fonti esterne bisogna applicare le stesse rigide regole? Eppure sarebbe bastato chiedere al webmaster di rimuovere l’articolo.
Al momento non posso fornire maggiori dettagli per ovvie ragioni, ma non mancherò di aggiornarvi sulla vicenda. Lascio a voi considerazioni e pareri sulla vicenda e generali (CinOp vi legge).
Questo è il testo che campeggia da oggi sulla homepage di cinidisicilia.it:
questa non è una testata giornalistica
questo è un blog!
noi non siamo giornalisti
le notizie sono qui al solo scopo di essere commentate come si potrebbero commentare al bar leggendo un giornale
per questo il titolare del dominio è stato denunciato penalmente per aver copiato ed incollato una notizia che a quanto pare risulta infondata e siccome abbiamo altro da fare nella vita per mandare avanti le nostre famiglie, ci troviamo costretti a chiudere tutto per non andare incontro ad ulteriori problemi.
Al momento non è prevista una data di riapertura!
Quindi attenti ragazzi, il gioco è bello finché non chiama la questura!
orca !!! che peccato
Mah!
sconcertante, mi viene voglia di pubblicare anche io la stessa notizia.
A Fà, sei il solito anarchico!
Apparte gli scherzi è davvero sconcertante, confido in una buona risoluzione della cosa anche se inmpegnerà CinOp sia fisicamente che economicamente.
Approposito, ma nelle cause penali chi perde paga le spese processuali? E tra queste è compreso anche l’onorario del proprio avvocato?
sono indignato, anzi no, schifato è il termine esatto! perche’ se penso agli ultimi post di cinidisicilia, allora capisco subito chi è stato
ed è un vero e proprio schifo
@simone
si penso proprio di si, le spese vanno sempre a chi perde
ieri ho pensato più volte all’accaduto e sinceramente mi sembra proprio una assurdità in quanto l’amico cini vincerà a mani basse la causa ma dovrà comunque anticipare le spese legali… fossi in lui lo controdenuncerei, non si può essere chiamati in causa solo per aver riportato una notizia, anche se infondata. anzi io inviterei il cini a spargere la voce tra i blogger, io sono il primo a pubblicare la sua stessa notizia.
CinOp, sono senza parole il tuo CinoMedium
Il problema delle spese legali non è molto semplice … ancora non ho parlato con il mio avvocato, ma ho fatto delle ricerche su internet, la beffa è che se il giudice non mi ritiene responsabile prima del processo, io non vado nemmeno in causa, la denuncia decade e quindi non si può parlare di vittoria, le spese però sono e rimangono a carico mio. Se invece vado ad affontare il processo per intero, in caso di vittoria devono rimborsarmi tutto, o almeno dovrebbero.
Ho letto di gente che ha sborsato fino a 3.500 euro per non aver fatto nulla … e non gli sono stati rimborsati da nessuno.
@Fausto: Ho contattato blogger e testate giornalistiche, hanno risposto sono Simone Rodriguez e Punto Informatico !!!! Tristezza … ma non per me, semplicemente perchè questa notizia potrebbe essere d’aiuto ad altri blogger !
io la posso mettere sul mio blog, ma penso che non porterebbe nulla di nuovo!
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=2200471
@Popular: Più se ne parla meglio è … anche se hai solo un lettore, è una cosa che riguarda tutti i blogger, anche quelli che parlano di noccioline per 10 anni e poi per un giorno affrontano un discorso “impegnato”!!
Grazie per la segnalazione, solleva in fondo un problema particolare, ma anche generale sulla tutela dei diritti e i limiti e confini tra libertà e “cautela”. Per quanto riguarda la pinta piccola, bevila alla mia salute.
Concordo su l’inevitabile bisogno di tutelare anche chi viene diffamato ma è sulle modalità che non sono daccordo.
Il fatto di riportare la fonte già da sé è un segno di buona fede ma come ho scritto anche sul post sarebbe bastato chiedere a CinOp di rimuovere la notizia e/o scriverne una rettifica.
La denuncia diretta probabilmente non tutela nessuno: il diffamato rimane diffamato, chi ha riportato la notizia non ha neanche modo di rimediare.
Se non te ne sei accorto sei su punto-informatico. Cmq la notizia della hostess non era falsa…era falsa la notizia che era falsa
Nemmeno i giornalisti verificano le fonti, figuriamoci se noi blogger che in genere di mestiere facciamo altro. Che tristezza!!!
Si me l’ha segnalato proprio CinOp, speriamo serva a qualcosa!
Forse è il caso che tutti ne scrivano due righe, probabilmente non serviranno a CinOp ma possono essere di avviso al mondo dei Bloggers a cui anche noi apparteniamo.
E concordo con te: i giornali sono i primi a non verificare le notizie… ma come al solito è più facile (ma inutile) prendersela con i pesci piccoli.
CinOp se vuoi hai tutto lo spazio che vuoi sul mio blog…e prova a mandare due righe anche a Di Pietro e a Beppe Grillo, approfitta delle campagne elettorali!!!
Intanto ho pubblicato la notizia sul mio blog, diamogli visibilità.
incredibile. capisco se avessero provveduto prima a richiedere la rimozione del l’articolo… una persona normale adesso non può più nemmeno commentare degli articoli presi dal web e farli conoscere ai propri amici/naviganti !!!
però sicuramente si risolverà tutto per il meglio.
In effetti è sconcertante. Il blogger non ha alcun mezzo per poter verificare se la notizia è vera, non ha alcuna possibilità di verificare. Non ha una redazione giornalistica, non può inviare un giornalista a verificare la notizia. A questo punto o si impone ai blog di non riportare più notizie, e si fa una bella censura, o si trova un’altra strada.
Tra l’altro la persona che ha denunciato poteva chiedere oltre alla rimozione dell’articolo anche una rettifica, che forse gli avrebbe portato maggior giovamento.
fatto! il post è questo e gia’ l’ho girato a tutti i miei contatti http://www.leroseinglesi.it/public/post/denuncia-penale-per-un-blogger–164.asp
scusate ma più o meno, anche per regolarsi in altri contesti, si può sapere in che cosa era diffamante? anche a grandi linee, tanto per capire… penso sia veramente utile per noi blogger saperlo. grazie
Scusate tutti,
ma penso che la libertà di cui andate scrivendo non sia misurabile con la possibilità di mettere in rete notizie senza alcuna verifica. Si sta parlando di notizie, non di commenti personali a fatti o avvenimenti accaduti. Ritengo che se non si ha niente da dire, è opportuno lasciare ad altri il compito e la fatica di esprimere pareri ed opinioni. Per un confronto e per una discussione con una qualche finalità che non sia la mera fantasia di aumentare la già nutrita fila di pappagalli senza cervello che ripetono senza manco sapere di che stanno parlando.
Mi riferisco a schiere di pseudo giornalisti audio e video e delle nostre ‘gloriose’ testate giornalistiche.
La grandissima possibilità che la rete offre a tutti di esprimersi non va confusa con la libertà di pubblicare qualsiasi cosa. Non banalizziamo questo potentissimo mezzo.
Detto questo per correttezza, vorrei dire agli interessati che una denuncia può anche essere ritirata. Ci sono 90 giorn
Beh sai, per come la vedo io, se sul blog scrivo: “Ieri su italia1 ho sentito che un tizio ha rubato una macchina, parliamone” ritengo che sia Italia1 responsabile della veridicità della notizia. Niente di più.
Ma se è illegale scriverlo pure su questo sito lo è http://infiltrazioni.blogspot.com?

Cita anche cinidisicilia e ci sono altre informazioni che sembrano veramente poco legali.
Veramente è scandaloso come si comportano per una cosa così banale, non me lo sarei mai aspettato che si arrivasse così in basso in italia.
Non seguo il caso. Ma la denuncia è arrivata soltanto al blogger o è stata avanzata anche una denuncia nei confronti dell’autore dell’articolo linkato?
Perchè altrimenti la cosa diventa ancor più grave, se si attaccano “i piccoli”
Sul fatto che un blogger dovrebbe verificare la veridicità della notizia: non so ma se io trovo un articolo di repubblica e semplicemente linko dal mio blog e dico discutiamone che devo fare? Certo, controllo magari con google se ci sono altre testare che riportano la notizia. Ma di più cosa posso fare?
Mentre tengo il bimbo in braccio, preparo la peperonata, prendo il telefono e chiamo repubblica? chiamo l’interessato dall’articolo? chi chiamo?
Credo, che la denuncia sia partita per tutti coloro che hanno riportato la notizia, blogger e non.
Che io abbia peccato di superficialità non ci piove, che (come dice il mio avvocato) il reato ci stia tutto … va bene … le domande sono quelle che ha posto Simone, ovvero, era davvero necessario sparare a raffica ad occhi chiusi o era magari possibile soppesare le responsabilità prima di andare alla polizia per cercare di colpire la fonte principale?
Io non voglio fare la vittima, mi assumo le mie responsabilità, di solito non riportavo le notizie anche perchè di solito le notizie erano frutto delle nostre riflessioni, questa l’ho riportata proprio per l’assurdità della stessa un pò come per dire: “non ho parole” …
Per chi voleva sapere, almeno per sommi capi, vi riporto il link di un altro sito che ha riportato la stessa notizia e non l’ha tolta ma ha semplicemente rettificato.
http://www.guidasicilia.it/ita/main/news/index.jsp?IDNews=27788
grazie a chi ha dato visibilità sul proprio blog.
@Anonimo: “ma penso che la libertà di cui andate scrivendo non sia misurabile con la possibilità di mettere in rete notizie senza alcuna verifica.”
Tu hai ragione … ma questo dovrebbe essere il compito di chi fa questo per lavoro e non di chi chiede solo di commentarle senza profitto.
Il principio dovrebbe essere quello che va punito chi s’inventa una notizia clamorosa pur di vendere qualche giornale in più e attirare più sponsor, quindi chi lo fa per trarne qualche beneficio, nel mio blog cosa ci ho guadagnato dalla pubblicazione della notizia?
Poi se in questi casi si mettono sullo stesso piano blogger e giornalisti di professione, allora non vedo perchè c’è una legge che non obbliga i blogger alla registrazione al tribunale … ci sarà un motivo?
Ripeto, sono stato superficiale, facilone, copione, tutto quello che volete, ma non ho fatto nulla di più di quello che fanno milioni di persone la mattina al bar … solo che l’ho fatto on
… solo che l’ho fatto on line !
Tutto questo è deprimente!!! CinoOp ti sono solidale.
A breve vi darò nuovi dettagli sullo sviluppo (aimé non buono) della vicenda.
Intanto arrivano i primi effetti, negativi, della cosa … l’avvocato per seguirmi da ora fino alla fine del processo mi ha chiesto 2.500 euri … yu-huu !
E se penso che con tutta probabilità verrò condannato, che il mio casellario giudiziario (si chiama così?? boh, insomma la fedina penale) sarà sporcato, che non potrò mai fare politica (me lo ha detto lui, ma penso poi che i nostri policiti sono tutti condannati …quindi …mah) che verrò condannato ad una multa che va dai 500 ai 1.000 PIU’ eventuale risarcimento danni alla parte offesa … beh … CHE CULO !
Da blogger ti faccio un grande in bocca a lupo Simone. Spero che tutto si risolva per il meglio.
Nicola.
oh mio dio! questa cosa è sempre più terribile
mi dispiace veramente
ciao
sono gnaffetto e assieme ad altre persone abbiamo aperto un forum dove vorremmo parlare di questa forma di censura, la censura legale. ci farebbe piacere averti tra noi, con informazioni ed esperienze personali (purtroppo).
http://www.censuralegale.helloweb.eu/forum
[email protected]
Scusate tutti,
penso si possa tranquillamente condividere che con il termine ‘blog’ si definisce un diario ‘pubblicato’, cioè reso pubblico. Ora trattandosi di un diario viene da pensare ad un qualcosa di personale, che richiede uno sforzo ed una ricerca per approfondire temi di vario genere.
Mi domando che tipo di ricerca e di impegno ci sia nel riportare pari pari notizie tratte da altre fonti di cosidetta ‘informazione’.
Ritengo che quanto avvenuto debba divenire motivo di riflessione per coloro i quali intendano procedere in questo tipo di attività intellettuale.
Detto questo, non vi è dubbio che in Italia attualmente ci sia un serrato controllo di quanto viene reso disponibile alla lettura e alla informazione. Preoccupante è che ci sia un monitoraggio così capillare.
Esorto tutti i ‘blogger’ a fare contro-informazione senza dare alcun credito agli usuali mezzi di comunicazioni di massa.
Salute a ciascuno di voi
Ciao Davide, scusa ma non condivido la tua definizione di blog, o meglio, è un diario si, ma in quanto tale posso o no scriverci quello che voglio io? indipendentmente dal fatto che io abbia o no commesso il reato che mi contestano, proprio per il fatto che un blog è un diario e non una testata giornalistica io non lo vedo come mezzo d’informazione, il mio scopo era solo quello di commentare quella notizia con i miei lettori, che poi sono i miei amici, e non quella di diffonderla il più possibile … un blog è un diario, un diaio non è un quotidiano, un quotidiano non è un blog. Poi che oggi il blog venga usato come una rivista periodica quello è un altro discorso!
E’ ormai verificato che il solo ripetere la stessa storia più e più volte e tramite mezzi comunicativi differenti la rende vera e acquisita.
Questo grande potere obbliga e deve obbligare chi scrive pubblicamente a pesare con estrema cautela le parole. Chi non lo fa non se n’è reso conto e occorre che rifletta.
Si può dire che quanto successo a te, CinOp, sollevi la Questione. Con la maiuscola, perchè è la questione assoluta, quella che trova confronto con l’assoluto. Chi si occupa a vario titolo di comunicazione deve sempre tenerne conto.
Se può in qualche modo consolarti CinOp, credo tu possa essere definito una sorta di precursore in questo tipo di confronto. L’archetipo del nuovo blogger italiano non più deresponsabilizzato e non più avulso dalla reatà della comune informazione.
P.S.
Noto nel mio precedente post di aver digitato erroneamente ‘cosidetta’ al posto di cosiddetta. Me ne scuso (e me ne dolgo).
Salute
Concordo con CinOp, l’utilizzo del Blog come diario, seppur sia stata la sua funzione originaria, ora è decisamente più diffuso l’utilizzo come cms o comunque come sistema di pubblicazione online sulle tematiche più disparate (calcio, webdesign, politica, etc.).
Proprio in questi giorni il mio avvocato mi ha chiamato per dirmi che la precedente richiesta di archiviazione del caso chiesta dal PM e respinta dall’accusa, è stata confermata dal giudice. In pratica la storia dovrebbe finire qui senza vincitori (perchè io ho cmq le spese legali da sostenere) ma con un vinto … il Policlinico!