Il mio primo Google Pagerank

Schema Pageranksimonerodriguez.com ha ricevuto il suo primo PageRank: ed è di 3 (wow), mica male per un dominio con poco più di due mesi di vita ed un blog "non specifico" e per ora di dubbia utilità : - )

Per festeggiare ho deciso di buttare giù qualche riga su questo strumento che è croce e delizia dei SEO: il PAGERANK.

Introduzione
Iniziamo col dire che il PR è un marchio di Google Inc. e come tale viene utilizzato esclusivamente dal suo motore di ricerca. Sviluppato da Sergey Brin e Larry Page della Stanford University nell’ormai lontano 1998 e descritto molto accuratamente nel progetto del prototipo di Google, nacque come strumento (da affiancare ad altri) per la realizzazione di un motore di ricerca di pagine web su larga scala che fosse in grado di filtrare i risultati veramente interessanti e di valore.

Che cos’è?
Il PageRank, letteralmente il "rango della pagina" è un valore da 0 a 10 attribuito ad una singola pagina per esprimerne l’importanza (secondo il motore di Google. ndr). Tale valore viene attribuito tramite un concetto "democratico" in cui il sito A che linka il sito B corrisponde ad uno voto da parte del primo sito verso il secondo. Maggiore sarà il valore del sito A e maggiore sarà l’importanza del voto dato. Maggiore sarà la pertinenza/attinenza del sito A con il sito B e maggiore sarà sarà l’importanza del voto dato. Il tutto calcolato tramite il seguente algoritmo:

PR(A) = (1-d) + d (PR(T1)/C(T1) + … + PR(Tn)/C(Tn))

Dove:

  • PR[A] è il valore di PageRank della pagina A che vogliamo calcolare
  • T1…Tn sono le pagine che contengono almeno un link verso A
  • PR[T1] … PR[Tn] sono i valori di PageRank delle pagine T1 … Tn
  • C[T1] … C[Tn] sono il numero complessivo di link contenuti nella pagina che offre il link
  • d (damping factor) è un fattore deciso da Google e che nella documentazione originale assume valore 0,85. Può essere aggiustato da Google per decidere la percentuale di PageRank che deve transitare da una pagina all’altra e il valore di PageRank minimo attribuito ad ogni pagina in archivio.

Insomma la questione non è del tutto semplice, soprattutto perché il dumping factor di per sé è sufficiente a far osclillare il valore complessivo del PR, se poi vi si aggiungono altri fattori (più o meno noti) che in misura diversa incidono ulteriormente sul risultato finale, il concetto di PR diventa fine a se stesso… giusto per dire "wow ho 3 di PR dopo solo due mesi di vita".

Riassumendo, i fattori che incidono sono:

  • Il PR del sito che vi linka
  • La pertinenza dei contenuti del sito che vi linka
  • La presenza di un anchor text attinente alla pagina linkata
  • La quantità degli inbound link all’interno della pagina che vi linka

Tra i probabili fattori aggiungerei:

  • L’anzianità del sito
  • La frequenza di aggiornamento
  • Il valore dei contenuti

Alcuni Tools
L’ormai famosa Google Toolbar, che oltre a riunire alcune funzioni utili alla ricerca, mostra il PR della pagina che state visitando.
Tra le estensioni per Firefox spicca Seo for Firefox che aggiunge ai vostri rusultati delle ricerche utili informazioni dal punto di vista SEO, tra cui il PageRank.
Se invece volete mostrare il vostro stupefacente PR, vi segnalo un paio di servizi gratuiti (ma ce ne sono moltissimi): Display PageRank e il tool di Webmastereyes

Ma serve davvero? Conclusione
Qui il discorso diventa quasi filosofico, e credo che la riflessione sul PageRank letta sul Blog di Simone Carletti renda perfettamente l’idea: il Google PageRank è una causa o una conseguenza? – ovvero: ho un buon PR perché buoni siti mi linkano oppure molti buoni siti mi linkano grazie al lavoro di SEO fatto per avere un buon PR?

Dando ormai per scontato che i (solitamente pessimi) links ottenuti tramite "scambio link" non servono e non danneggiano il PR, al limite portano visitatori casuali che però raramente si trasformano in conversioni, è decisamente più redditizio realizzare pagine con contenuti utili e/o interessanti che generino links spontanei, perché non solo aiuteranno il vostro PR ma come conseguenza porteranno visitatori veramente interessati ai vostri contenuti, unico vero obbittivo di tutti i siti internet.

Voi che ne pensate?

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *